Il consiglio di oggi è un libro di poesie: Ogni volta che mi baci muore un nazista di Guido Catalano riesce a rendere di nuovo appetibile la poesia “analogica” a discapito della nuova poesia digitale, relegata ormai a didascalia di foto pubblicate sui social.
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Il 17 ottobre 1910, Gorizia è attraversata da un rombo e da una sottile lingua di fumo. E’ finita. A soli 23 anni si spegne il giovanissimo e brillantissimo filosofo italiano Carlo Michelstaedter, che scrive appunto sul frontespizio della propria tesi di laurea, in greco antico, “apesbèsthen”, “io mi spensi”. Lascia una vasta produzione letteraria in forma primordiale, che sarà poi raccolta e pubblicata a loro spese dai compagni di corso. Chi era stato Carlo Michelstaedter?
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Oggi Atlas consiglia due opere, una musicale e una letteraria, sui generis: il rabbioso concept album del rapper pugliese Caparezza e un romanzo particolare, una storia d’amore pseudo-autobiografica raccontata da Guido Catalano.
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