Ipse dixit: sesso, droga e sacchetti di plastica
Legambiente: «Troppe bufale».
Ma solo perché sul confezionamento dei latticini non c’è rincaro.
Legambiente: «Da sempre i cittadini pagano in modo invisibile gli imballaggi che acquistano con i prodotti alimentari, solo che dal primo gennaio il prezzo è visibile e presente sullo scontrino».
Più che una legge, uno specchietto retrovisore.
Legambiente: «Una volta tanto l’Italia ha una leadership mondiale sul tema».
Una dichiarazione che gli fa onore.
Stefano Ciafani (direttore generale Legambiente): «L’innovazione ha un prezzo».
Indovinate chi paga?
Stefano Ciafani: «Occorre affrontare con efficacia il problema dell’usa e getta».
Oltre a quello del veganesimo.
Matteo Salvini (Lega): «[Sacchetti per frutta e verdura a pagamento?] Al PD manca solo di tassare l’aria».
Fritta.
Domenico Scilipoti (Unione Cristiana): «È importante che queste buste vengano offerte gratuitamente».
E che non le passiate spente.
Angelo Bonelli (Verdi-Insieme): «I sacchetti biodegradabili sono un bene».
Si possono mettere in testa alle leggi per farle più facilmente.
Paola Taverna (M5S): «Chi pagherà la campagna elettorale del PD? La Novamont, azienda leader nella produzione di materiale per i sacchetti bio».
No, i contribuenti.
Laura Puppato (PD): «Sono convinta che gli italiani non si lasceranno certo imbrogliare da questi giochetti».
Non si faranno mettere nel sacco.
Laura Puppato: «È necessario affrontare in maniera più efficace il problema del consumo e conseguente smaltimento della plastica, un vero e proprio dramma per l’ambiente».
D’altronde sono anni che il Parlamento italiano è pieno di riciclati.
Matteo Renzi (PD): «Sarebbe bello se il 10% del tempo utilizzato per parlare di sacchetti di plastica lo dedicassimo ad affrontare i temi della cultura del nostro Paese».
Ma anche se il 10% del tempo utilizzato per legiferare sui sacchetti di plastica fosse utilizzato per tutelare la cultura.
Matteo Renzi: «Sui sacchetti ho già scritto e ribadisco: combatteremo sempre l’inquinamento ambientale da plastica e l’inquinamento verbale da fake news».
Dopodiché si è ritirato a vita privata dopo aver perso il referendum.
Matteo Renzi: «Si vince con la cultura, non con la plastica».
Parola di Daniela Santanchè.
Matteo Renzi: «L’ultima che sta girando molto via sms è che avrei organizzato un complotto per aiutare miei amici e cugini di terzo grado impegnati nella fabbricazione di sacchetti».
Bei tempi quando via sms parlava solo con suo padre dicendogli di non mentire.
Matteo Renzi: «Spero che alla fine del 2020 le aziende italiane attive nell’economia verde siano il doppio di quelle che sono oggi».
Okay: ora spiegategli la differenza tra “economia verde” ed “economia al verde”.
Matteo Renzi: «Noi faremo la campagna elettorale seriamente, parlando dei problemi veri e offrendo soluzioni, per pulire l’Italia dall’inquinamento ambientale».
Come quando al referendum sulle trivelle invitavano ad andare al mare.
Matteo Renzi: «Anziché gridare al complotto dovremmo aiutare a creare nuove aziende nel settore della Green Economy senza lasciare il futuro nelle mani dei nostri concorrenti internazionali».
Ci tratterebbero come degli sguatteri del Guatemala.