Lo stoicismo nel terzo millennio

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Lo stoicismo nel terzo millennio è ancora una corrente letteraria seguita? Vediamo insieme di cosa si tratta e il perché Seneca ne ha fatto un qualcosa di eterno.

Stoicismo nel terzo millennio: cosa è cambiato?

Lo stoicismo è una corrente letteraria antica che oggi nel terzo millennio trova ancora collocazione, seppur non con il suo nome di battesimo. Cosa significa? Stoico e stoicismo sono terminologie poco usate, ma il loro concetto è un qualcosa che è innato in ogni persona.

Aprendo un vocabolario di italiano si può leggere la definizione corretta:

“Chi agisce con fermezza e forza d’animo di fronte a tutte le avversità, alle difficoltà, al dolore fisico e morale”

Lo stoicismo pensiero è quindi un inno all’ottimismo, cercando di adottare un comportamento ammirevoli in qualsiasi situazione negativa. È anche un modo per raggiungere una felicità personale: ma che cos’è la felicità? Ecco che entra in scena la parte più complessa della corrente letteraria che deve trovare i mezzi e le soluzioni per raggiungerla.

Gli stoici – che solo coloro che seguono il movimento alla lettera mettendolo in pratica – hanno una sola mission nella vita, ovvero il raggiungimento della felicità assoluta. Per trovare i mezzi e le soluzioni ci si basa sulla logica – etica e fisica, abbracciando l’arte di vivere a 360°.

I primi e massimi esponenti di questa corrente letteraria sono stati Marco Aurelio, Epitteto sino a Seneca e Musonio Ruffo che ne hanno fatto una vera e propria filosofia di vita nonostante le avversità. Ieri come oggi, le persone che hanno come scopo il raggiungimento della felicità si scontrano con chi invece è negativo sotto ogni punto di vista.

Ma c’è anche un altro aspetto, infatti se una volta si guardavano queste persone con ammirazione oggi invece si tende a vederle come irresponsabili. Lo stoicismo nel terzo millennio è sicuramente applicabile e sarebbe bene spiegarlo ai bambini dentro le scuole, così che possano entrare in un’ottica differente di come affrontare la vita. Avversità, problemi, contesti storici portano sempre più lontani da questo modo di pensare e Seneca non ne sarebbe assolutamente contento.

Lo stoicismo secondo Seneca

Come anticipato lo stoicismo secondo Seneca è sicuramente uno dei più avvincenti e citati nella cultura antica e moderna. I suoi pensieri e il modo di esporli sono rimasti nei secoli, contribuendo ad influenzare il Rinascimento italiano.

Lo stoicismo è nato a seguito di tutte le difficoltà e sofferenze che ha dovuto affrontare durante la sua vita. La storia racconta che i suoi colleghi hanno cercato in tutti i modi di diffamarlo e lui ha dovuto affrontare così tante malattie da essere spesso sul punto di morte.

Ma ne ha tratto insegnamento, perché voleva essere una brava persona e dare agli altri un modo per vivere serenamente. Ma come può questa corrente aiutare le persone oggi?

Basta rispondere ad una domanda: quanto una brutta giornata influisce sul proprio umore? La risposta mette in luce il fatto di come nella mente di ognuno lo stoicismo sia sviluppato o meno, seguito oppure completamente sconosciuto.